mandala terapia

 

 

MANDALA TERAPIA

Quando la nostra ansia o sofferenza o confusione sono  difficili da spiegare a parole, quando le emozioni che proviamo sono, nell’immediato, di difficile riconoscimento, ci può venire in aiuto il mandala, come momento di tranquillità e di pace dedicato al nostro bisogno e come espressione dell’inconscio.

 

Mandala è una parola che deriva dalla lingua indiana sanscrita che significa cerchio magico, circonferenza, centro.

Tali rappresentazioni sono tipiche dell’induismo e del buddismo e rappresentano l’universo e l’origine dello stesso.

 Considerato utile alla meditazione, allo sviluppo ed alla crescita della propria spiritualità.

 Può essere realizzato con stoffe, colori, polveri e sabbia ed essere utilizzato come pianta di templi.

Il significato del mandala rimanda ad una figura chiusa al cui interno si trovano diversi disegni, forme, colori, che convogliano e partono da un centro.

 Il mandala è, da sempre, presente nella storia di tutte le culture, è presente in natura, nelle costruzioni architettoniche, nei rituali, nelle religioni.

 I primi disegni che i bambini, di ogni cultura, cominciano a fare hanno forma di spirali circolari. 

La simbologia del cerchio si trova fin dagli albori della storia dell’uomo: graffiti antichissimi con disegni di forma circolare sono stati trovati in Africa, Europa e nel Nord America. Da allora si possono ripercorrere le civiltà più importanti della nostra 

storia, trovando sempre, in qualsiasi epoca, simbologie espresse attraverso disegni circolari.

Il mandala è rappresentato da una figura circolare in cui sono presenti altre forme geometriche, come il quadrato o il triangolo, che seguono precisi rapporti geometrici, così chi li costruisce e chi li osserva, viene portato verso uno stato meditativo.

 Per questo il mandala è stato utilizzato da sempre per indurre la meditazione e per consacrare luoghi o momenti della vita di un uomo.

 Antiche popolazioni usavano il cerchio come elemento protettivo, un recinto che serviva per difendere la persona o 

per fortificare il suo spirito.

A tutt’oggi troviamo moltissime immagini simboliche espresse nel cerchio, dalle pubblicità, ai logo di ditte o associazioni.

 È come un continuo richiamo alla propria vita interiore, al ciclo della vita e della morte.

Possiamo riconoscere delle figure mandaliche circolari con significato e simbologia religiose in antiche costruzioni nella Mesopotamia antica come ad esempio lo ziggurat, che ha pianta quadrata che si restringe in altri quadrati, espressi in gradinate, ed al vertice ha un cerchio

Disegnare un mandala significa creare uno specchio del nostro mondo interiore in quel particolare momento 

della nostra vita; l’uso delle forme geometriche scelte, dei colori e delle loro tonalità, le figure rappresentate all’interno, la quantità degli elementi indicati, tutto appartiene ad una scelta personale, a quanto ciò evoca la nostra realtà interiore. 

 

Uso del mandala

L’uso del mandala può aiutarci nella crescita spirituale e interiore, a ritrovare un equilibrio in un particolare momento o passaggio della nostra vita.

 Può favorire la ricerca della calma e dell’equilibrio. Il mandala, al di là di tutte le simbologie archetipiche, religiose, sacre, è un’immagine di noi stessi la cui realizzazione e contemplazione può aumentare il nostro grado di coscienza e consapevolezza.

Questo simbolo richiede di essere usato con rispetto e consapevolezza per non svalutarne l’essenza anche l’uso che ne viene fatto in ambito 

didattico con i bambini non sempre è corretto e mi preme richiamare quanti si vogliono avvicinare a questo tema, di approfondirne accuratamente il significato prima di proporlo.

 

Dahlke, medico e psicoterapeuta, usa da molto tempo il mandala in ambito terapeutico, sia per trattare nevrosi, psicosi, ma anche malattie fisiche, come ad esempio il cancro. Quando si tende a perdere il proprio orientamento si vive in uno stato di confusione. 

Il mandala è una via al ritrovamento dell’ordine e dell’energia. 

Di fronte ad una malattia profondamente radicata nel corpo, quale il cancro, l’interpretazione della perdita di direzione nella vita a essa correlata è così chiara che la terapia con i mandala si impone come primo intervento immediato. 

Ai malati di cancro viene consigliato di realizzarsi come persone.

 Dovrebbero imparare a ritrovare la propria strada, e smettere di passare accanto alla vita, prigionieri di 

incertezze ed eccessive prudenze.

Anche in Italia l’uso terapeutico si sta consolidando, vengono proposti percorsi a donne malate di cancro al seno e a persone in fase di disintossicazione dalla droga, evidenziando importanti effetti positivi come la capacità di riequilibrarsi che hanno manifestato i partecipanti.

Colorare un mandala aiuta a disporsi all’ascolto di sé stessi e ad accogliere quello che siamo. In realtà si può proporre di disegnare un mandala anche in altre fasi della consulenza poiché può aiutare un cliente a distaccarsi dal problema, dalla fissità di un problema per riunirsi con sé stesso, con il proprio fondamento.

D’altra parte disegnare un mandala può aiutare anche a focalizzare cosa genera tensione in noi, quindi il problema stesso o parte di esso.

 Il mandala può essere visto come espressione emotiva dell’armonia, della tendenza all’armonia, che è dentro di noi. 

Il mandala è un atto meditativo di ricongiungimento con sé stessi, ricentrandosi,per recuperare le energie che servono per mettere in atto le nostre personali risorse.

Realizzare mandala favorisce quindi un’unione interiore e il ritrovamento del proprio equilibrio e con questa nuova situazione emotiva sarà possibile osservare le eventuali soluzioni del problema, affrontarlo o viverlo in maniera diversa.

 Inoltre, disegnare un mandala ha effetti rilassanti, riduce la tensione, accoglie il momento che stiamo vivendo, sia esso un lutto, una separazione, l’adolescenza dei propri figli, la presa di coscienza del tempo che passa…ogni mandala è un’immagine di sé stessi in quel particolare momento.

 la sua simbologia è legata alla nostra vita interiore, dove il cerchio, secondo Jung, è collegato alla rappresentazione del sé e della psiche.

 Il mandala può aiutarci nella conoscenza di noi stessi e può insegnarci ad ascoltarci, ritrovando un personale equilibrio, può metterci di fronte ai nostri limiti ed alla possibilità di superarli, ci avvicina alla meditazione.

L’avvicinarsi a questo strumento permette molta libertà ed individualità. 

Ci si può avvicinare per semplice gusto decorativo e ornamentale, si può lasciare libera espressione alle emozioni e pensieri; ci si può affidare a mandala già disegnati, secondo precise metodologie e significati che aspettano una nostra personalizzazione, come si può imparare a costruire noi stessi mandala rispettando criteri di simmetrie geometriche e simbologie sacre.

 Diisegnare una mandala è un rito che ci deve tenere concentrati su quanto stiamo operando in noi stessi.

 

vai alla galleria fotografica per vedere i mandala di guarigione realizzati da Deva nell'anno 2014

 

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